Intervista a Ferruccio Donaggio e Giancarlo Protti

 

Intervista a Ferruccio Donaggio, Direttore Intermusic cooperativa di Misano Adriatico (RN) e Giancarlo Protti, Responsabile Sede di Rimini dell’ente di formazione I.R.E.COOP. Emilia Romagna.

Il Piano formativo “Innovazioni digitali per le perfomances dei musicisti”, progettato da I.R.E.COOP. Emilia Romagna ha ottenuto a dicembre scorso il finanziamento con l’Avviso 46 Rilancio – Piani formativi condivisi a sostegno delle imprese colpite dall’emergenza sanitaria da Covid- 19.

 

  • In tempi di pandemia ogni tipo di aggregazione è bandita. E per tutti gli artisti che si nutrono di pubblico, di presenza e di vicinanza è calato un doloroso sipario. Perché – e come – la formazione può farlo rialzare?

Ferruccio Donaggio – Intermusic

Siamo una cooperativa di 248 artisti, ci siamo sempre esibiti in tutt’Italia e all’estero in concerti di musica classica, religiosa e da ballo, in spettacoli teatrali, di cabaret e d’intrattenimento, insomma tutti i generi artistici. Da marzo siamo fermi – con la sola parentesi dei due mesi estivi in qui abbiamo potuto esibirci dal vivo – ed in condizioni particolarmente severe economicamente e psicologicamente: poco o nulla di ammortizzatori sociali e sempre in agguato il materializzarsi di fenomeni depressivi.
Ma non ci siamo chiusi e guardandoci attorno ci siamo accorti che altre realtà del nostro settore, forse un po’ più lungimiranti di noi, avevano comunque proseguito le attività in modalità alternativa, dove l’alternativa era la produzione di eventi e la promozione on line. E quindi ci siamo rivolti ad Irecoop per una formazione alla “smaterializzazione” delle nostre produzioni artistiche e per acquisire strumenti comunicativi per un posizionamento più efficace.
Avevamo già avviato una formazione in questo senso negli anni passati, ma si trattava di un digitale a supporto delle performance dal vivo. Qui si trattava di cambiare la prospettiva – senza cambiare musica! Abbiamo individuato come partecipanti del piano i musicisti più predisposti all’utilizzo delle nuove tecnologie ma il vantaggio, in spirito cooperativo, sarà per tutti. Ci aspettiamo, come è già successo su altri piani, che si aggiungano nei percorsi formativi altri lavoratori Intermusic.

Giancarlo Protti – Irecoop

La formazione dovrà orientare l’attività della cooperativa nella prospettiva digitale con l’obiettivo di una nuova visibilità e per costruire un catalogo di performance da divulgare attraverso i social media. I musicisti di Intermusic ci hanno trasmesso una grande voglia di emergere da quella voragine in cui è caduto tutto il mondo dell’arte e abbiamo progettato un piano che ha risposto pienamente con uno dei principi dell’Avviso di Fon.Coop, ovvero la conservazione dei posti di lavoro attraverso l’introduzione di innovazioni tecnologiche digitali. Questi artisti, che sono bravissimi ad utilizzare i loro strumenti, la loro voce, la loro simpatia, si sono subito resi conto che era giunta l’ora di impadronirsi delle conoscenze informatiche e di doverle affinare ed accrescere con la stessa passione e la stessa perseveranza che occorre per stare sul palco.

  • Quali competenze specifiche saranno acquisite per rispondere alla nuova domanda di performance d’intrattenimento?

Ferruccio Donaggio – Intermusic

Per la sopravvivenza economica della cooperativa dobbiamo essere pronti per offrire un servizio efficace sul nostro mercato coniugando tradizione con innovazione. Attraverso le attività formative previste dal piano saremo in grado di avviare un nuovo processo di produzione di eventi da realizzare via streaming, promossi da videoclip pubblicati in rete sulle piattaforme social che attraggono pubblicità e promuovono la vendita di cd e video. Sono tante le competenze nuove di cui ci dovremo impadronire, ma quello che in ogni caso riguarderà tutti sarà imparare ad esprimere da remoto (e cioè in sala di registrazione) le stesse emozioni che scaturiscono dal contatto con il pubblico, avere la stessa naturalezza e freschezza.
Se oggi infatti l’arte si può vivere solo a distanza, questo piano formativo stimolerà i musicisti di Intermusic ad un necessario cambio di mentalità. Da sempre, nell’interazione degli artisti con il loro pubblico si aprono prospettive nuove per guardare alla propria vita, si comprende meglio il passato e il futuro appare meno fosco: questo fanno gli artisti e noi abbiamo la responsabilità di evolvere questa interazione – almeno provarci. Dobbiamo avere la consapevolezza che non solo ci stiamo attrezzando per vendere un prodotto su un altro supporto – come si dice in linguaggio tecnico -, ma che stiamo estendendo il nostro modo di essere artisti per accendere pensieri, visioni e prospettive nuove.

Giancarlo Protti – Irecoop

Sono tre le aree di intervento sulle competenze. La prima è sulle le tecnologie digitali, per imparare ad utilizzare programmi per l’elaborazione di video clip, l’utilizzo di telecamere e software per il montaggio video, il software CUBASE, i mixer digitali e le piattaforme streaming. La seconda area di intervento è sulla comunicazione e social media per apprendere l’utilizzo delle piattaforme social, indispensabili per raggiungere un vasto numero di ascoltatori. Sarà approfondito inoltre il linguaggio non verbale per dialogare con il pubblico in modo efficace. Infine l’area del canto, per i musicisti che vogliono perfezionare e ampliare il proprio repertorio: saranno approfondite le tecniche di canto ed improvvisazione adatte a migliorare sia le performances dal vivo che quelle da trasmettere in streaming.

  • Quando avvierete il piano? È prevista la formazione a distanza?

Giancarlo Protti – Irecoop

Il piano sarà avviato entro il mese di gennaio e, avendo diversi mesi per realizzare la formazione contiamo di avviare il grosso delle attività non appena sarà possibile fare formazione in presenza, che è poi la modalità prevalente. Per quanto appaia paradossale infatti, avremo bisogno dell’aula per far acquisire le nuove competenze digitali che servono per interagire da remoto. E questo perché si utilizzano attrezzature e software altamente professionali e i partecipanti in casa non ne dispongono. Per le performance musicali in streaming inoltre bisogna avere un’esatta percezione delle sfumature del suono e in webinar non si colgono con la stessa precisione. Lo stesso vale per le tecniche corali, perché, ad esempio, non è possibile via piattaforma indicare come utilizzare il diaframma per l’emissione della voce.

  • Il piano formativo prevede delle partnetrship, come quella con l’Acquafan di Riccione. Che ruolo avrà nel piano?

Ferruccio Donaggio – Intermusic

Da anni facciamo spettacoli e performance di intrattenimento all’Aquafan di Riccione e in fase di progettazione del piano abbiamo pensato di coinvolgerli per creare sinergie. La loro struttura, oltre che essere una grande vetrina, è in grado di intercettare il pubblico e comprenderne le tendenze e, in un’ottica di marketing, ci suggerirà quali performance realizzare in un prossimo futuro.

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