Intervista ad Antonella Innocenti e Giorgia Brighenti - Grandi Salumifici Italiani

Colloquio con Antonella Innocenti di Grandi Salumifici Italiani Spa e Giorgia Brighenti di Quadir sui piani formativi “Competenze tecniche e soft skills” e “Piano formativo per GSI 2020/2021” finanziati con le risorse del Conto Formativo.
GSI, impresa associata Legacoop, ha aderito a Fon.Coop a gennaio 2020
Antonella Innocenti è Responsabile Formazione di Gruppo e HR di Plant presso Grandi Salumifici Italiani Spa – GSI
Giorgia Brighenti è la responsabile progettazione e coordinamento piani di Quadir, Scuola di Alta Formazione Cooperativa

  • Perché Grandi Salumifici ha aderito a Fon.Coop?

Antonella Innocenti – Grandi Salumifici Italiani

La nostra azienda è uno dei maggiori player, nel mercato italiano ed internazionale, del settore della salumeria di qualità. Abbiamo oltre 1.500 lavoratori, stabilimenti in molte Regioni e, per il finanziamento della formazione, siamo stati aderenti per più di sette anni ad un Fondo Interprofessionale che associa moltissime grandi imprese come la nostra.
A seguito della modifica dell’assetto proprietario, con il controllo della società che è passato al 100% in mani cooperative, abbiamo avviato il percorso di trasferimento in Fon.Coop. Con Quadir, con cui collaboravamo da tempo per la progettazione e gestione delle attività di formazione, abbiamo approfondito le caratteristiche del Fondo della Cooperazione che, a loro parere, aveva procedure più vicine alle nostre esigenze nella gestione dei piani, con un approccio marcatamente consulenziale nei servizi di assistenza alla progettazione e alla gestione.
GSI dispone di parecchie risorse in termini di 0,30% e siamo consapevoli di essere una realtà molto interessante nel mercato dei Fondi Interprofessionali, che è molto competitivo. Abbiamo fatto le nostre valutazioni e deciso di misurarci con questo approccio differente; abbiamo aderito a Fon.Coop a gennaio 2020.
Devo dire subito due cose. Abbiamo ancora aperti i primi nostri due piani e per dare un giudizio complessivo mi riservo di completare definitivamente la formazione e la rendicontazione dei piani; tuttavia ho visto da subito degli snellimenti in fase preparatoria e di gestione, e l’approvazione del primo piano presentato è arrivata in pochissimi giorni. Posso affermare che, ad oggi, le aspettative sono ripagate, inoltre percepiamo di non essere considerati un’impresa tra tante.
Anche per la parte di portabilità delle risorse abbiamo avuto costante supporto: noi avevamo un accantonato sostanzioso che è stato interamente recuperato e trasferito sul nostro Conto Formativo in Fon.Coop.
GSI fa tanta formazione e ne vorrebbe fare molta di più: siamo arrivati in Fon.Coop con tanta voglia di fare e avendo misurato la velocità di approvazione avevamo grandi aspettative. Pensavamo: “Chissà quante cose si riescono a fare!”… poi come sapete è arrivata la pandemia e lo scenario è cambiato.
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  • Come vi siete trovati con Fon.Coop in era Covid e post-Covid?

Antonella Innocenti – Grandi Salumifici Italiani

A parte i primi due mesi del 2020, abbiamo sempre “vissuto” Fon.Coop in una condizione eccezionale e ci rimane difficile fare dei paragoni, nel senso che non sappiamo come l’altro Fondo ha affrontato tutta questa situazione.
Sicuramente in era Covid degna di lode è stata la grande flessibilità (e risposte in tempi rapidi) per tutte le rimodulazioni delle attività formative di cui avevamo bisogno, e che hanno agevolato chi come noi ha potuto riconvertire l’aula in webinar o in voucher – e proprio la trasformazione di attività formative in voucher è stata un punto importante a favore per il Fondo.
Questa flessibilità unita alla rapidità ci ha consentito di non dimenticare la formazione, anzi, di farla in modo nuovo. La formazione è stata certo ridimensionata, ma non è sparita e abbiamo scoperto – o riscoperto con occhi nuovi – tanti strumenti e metodologie alternative, in primis quelli relativi all’e-learning.
Dover lavorare da remoto, in smart working, era una situazione sconosciuta, che necessitava di formazione e di supporto che abbiamo messo in piedi, anche grazie al supporto di Quadir, molto velocemente. Abbiamo organizzato delle pillole di formazione con nuovi metodi d’apprendimento, tutto on line, come mai era accaduto prima!
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  • Può farci qualche esempio?

Antonella Innocenti – Grandi Salumifici Italiani

Parliamo del supporto alla rete dei venditori, che per noi è stata una priorità. Un venditore bravo nel suo lavoro fa leva non solo sulla forza del prodotto ma è abile a creare una relazione positiva e stimolante con i buyer, con le controparti: ma sempre e solo in presenza. Trovarsi dietro un monitor con un catalogo on line da condividere annulla ogni possibilità di empatia, i rapporti sono inevitabilmente più “freddi”. Poi le età sono differenti, il giovane si rimette subito in gioco ma i colleghi in età più matura hanno più difficoltà. Noi da subito abbiamo fatto fare loro formazione per non perdere la qualità del loro lavoro e abbiamo fornito strumenti nuovi, e per costruire relazioni efficaci su basi diverse.

  • Altri elementi positivi?

Antonella Innocenti – Grandi Salumifici Italiani

Un altro punto a favore di Fon.Coop è stato, ed è, la possibilità di ulteriore proroga di chiusura piano. Perché è vero che tanta nostra formazione è stata rimodulata, ma non tutto si può fare in webinar e per alcune materie non si può prescindere dalla presenza.
Noi avevamo interrotto la formazione in presenza da marzo 2020, ma a marzo 2021, in fase di pianificazione annuale, c’erano ragionevoli presupposti per tornare in aula presto. Infatti avevamo organizzato i calendari formativi, le aule e stipulato i contratti con i docenti per il mese di giugno. Ma il Decreto-legge Rilancio (maggio 2021) ha stabilito che la formazione in presenza era consentita solo dal 1° luglio e abbiamo dovuto chiedere un’ulteriore proroga. E questo perché in GSI da luglio cambiano le turnazioni dei lavoratori per le ferie estive e a luglio, avendo le aule già ridimensionate per le regole di distanziamento, molti dei partecipanti non avrebbero potuto partecipare. Aggiungo che i docenti avevano le agende piene e non più disponibili su altre date successive.
Insomma la proroga, dovuta a situazioni che esulavano dalla nostra volontà, era inevitabile e poterla ottenere è stato importante! Se Fon.Coop non le avesse concesse non avremmo fatto questa formazione in ottobre 2021 su un piano del 2020. Adesso per il primo piano abbiamo finito la formazione a metà ottobre scorso e stiamo per avviare la fase di rendicontazione.

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  • Che caratteristiche hanno i due piani formativi in Conto Formativo di GSI?

Giorgia Brighenti – Quadir

Entrambi i piani GSI a causa della pandemia hanno avuto diversi stop-and-go per far fronte alle esigenze organizzative di una struttura di grandi dimensioni. Vorrei dire che nelle grandi imprese, dove la pianificazione viene fatta nei primi mesi dell’anno, il cambiamento “per cause di forza maggiore” necessita di una grande capacità di ascolto.
Il primo piano era di piccole dimensioni, presentato subito dopo l’adesione con l’intento di chiuderlo in tempi brevi e aspettare, per presentare un secondo piano, che arrivassero sul Conto Formativo GSI l’altro versato dello 0,30%. Invece la sua durata si è protratta causa Covid: per alcune delle attività pianificate si è scelto di non trasformarle in FAD, in particolare la formazione manageriale per una funzione strategica che doveva coinvolgere i nuovi assunti (le selezioni erano aperte) ed incentrata sulle soft skills e la creazione di nuovi gruppi di lavoro; si voleva inoltre sfruttare tutta la potenzialità motivazionale dell’aula in presenza.
Anche se il piano non è stato chiuso, su altri fabbisogni è stato presentato il secondo piano, di durata più lunga. Il piano prevedeva da subito interventi in webinar sulle lingue e sulla vendita come detto da Antonella. I voucher sul lavoro in remoto (smart working kit) erano dedicato a gruppi misti di impiegati di diversi settori e sono stati avviati nel momento clou della pandemia, per lavorare efficacemente a distanza sia da un punto di vista relazionale che organizzativo. In parallelo poi c’è stata la formazione per i responsabili di funzione per la gestione delle persone da remoto.
Ma non tutto il piano era stato progettato on line perché la situazione pandemica sembrava in miglioramento ed eravamo convinti di entrare in una fase “new normal”. Invece ad autunno 2020 siamo ripiombati in un parziale lock down con le zone rosse, e noi avevamo già progettato la formazione per GSI anche in presenza. Ed è stato proprio in quel mese di ottobre che la flessibilità del Fondo ha giocato un ruolo importante. Abbiamo dovuto rimodulare anche questo secondo piano dalle basi: le attività d’aula in webinar ed utilizzo dei voucher al posto dell’aula, in genere sulle stesse tematiche. I gruppi diventavano più piccoli per una migliore fruizione da casa e con moduli più brevi e diluiti nel tempo. Il riscontro a questa richiesta di cambiamenti è stato positivo da parte del Fondo, e in molti casi abbiamo pianificato in collaborazione con il servizio di Assistenza Conto Formativo questi cambiamenti: sono stati loro che ci hanno suggerito la modalità corretta affinché il piano non perdesse la sua coerenza iniziale. I piani hanno applicato le regole delle Linee guida (e dell’Anpal) ma hanno garantito a GSI di fare la formazione che per loro, in un dato momento e con date modalità, era essenziale. Noi avevamo un contatto diretto, quotidiano con il Fondo per studiare le soluzioni migliori. Risposte veloci e consulenza personalizzata.

  • Secondo voi, cosa serve per migliorare il servizio di Fon.Coop?
  • Giorgia Brighenti – Quadir

    Quadir è partner di tante grandi imprese che, come GSI utilizzano la formazione per crescere sia individualmente che collettivamente in tutte le situazioni, anche le più difficili come la pandemia: sapere che il Fondo fa proprie le soluzioni gestionali più facili e si fa concretamente promotore presso l’Anpal di procedure facilitanti è già molto importante. I Fondi devono innescare circoli virtuosi per “far fare” sempre più buona formazione, e non diventare controllori di regole.

    Antonella Innocenti – Grandi Salumifici Italiani

    Io non ho situazioni di miglioramento da suggerire al momento, vorrei che quanto di buono abbiamo potuto sperimentare in pandemia non sia dimenticato!
    Le aziende come GSI sono vive e sono la forza del nostro Paese. Abbiamo affrontato situazioni difficili e abbiamo potuto studiare le soluzioni migliori per far crescere la nostra impresa anche a prescindere dalle regole perché sapevamo che le nostre esigenze sarebbero state comprese ed accolte. Noi ci auguriamo che tutto questo ci sia anche in futuro.
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