Il cambiamento nel cambiamento: report del webinar Saip Formazione

Il cambiamento nel cambiamento: dalla Riforma del Terzo Settore all’impresa sociale post COVID: scenari e opportunità

 

Lo scorso 12 giugno si è tenuto il webinar Il cambiamento nel cambiamento: dalla Riforma del Terzo Settore all’impresa sociale post COVID: scenari e opportunità, organizzato da Saip Formazione nell’ambito del piano formativo TE.S.O.R.I. (TErzo Settore per l’Occupazione tra Riforma e Innovazione) finanziato con l’Avviso 42 di Fon.Coop “Sviluppo e innovazione del Terzo Settore”.

Il piano, realizzato da Saip Formazione, ha coinvolto 4 cooperative di Mentana in provincia di Roma (A.S.So. Cooperativa Sociale, Centro Educativo CEAS, Cooperativa sociale integrata Selva Grande, Paolina Poggi Soc Coop) e, per la parte di ricerca l’Associazione Isnet di Rimini.

Obiettivo del piano era accompagnare le cooperative nella creazione di un modello innovativo di welfare di comunità in ottica generativa, puntando al superamento dei modelli organizzativi esistenti e alla valorizzazione delle capacità di relazione e di networking, in particolare con il comune di Mentana e con le imprese del territorio.

Al sopraggiungere dell’emergenza sanitaria provocata dalla pandemia da Covid 19 le attività delle cooperative, comprese quelle formative e di ricerca previste dal piano, non si sono fermate.

Le cooperative, di concerto con il Comune di Mentana e la comunità del territorio, hanno agito insieme dando risposte pronte ed efficaci alle nuove necessità improvvise di tutta una cittadinanza e non solo ai soggetti più fragili. I modelli organizzativi orientati alla generatività già adottati in tempi pre-covid dai soggetti coinvolti nel piano TE.S.O.R.I si sono dimostrati, in tempi covid, risolutivi nell’emergenza, ed hanno creato valore per tutti.

Da questo contesto, anche per cominciare riflettere in termini di ritorno sociale sull’investimento (SROI) è nata l’esigenza di ripercorrere quanto è accaduto e di allargare l’esperienza di Mentana a livello di sistema: il cambiamento sopraggiunto a livello globale con la pandemia si colloca all’interno del cambiamento– normativo e valoriale – del Paese innescato dalla riforma del Terzo Settore. Il webinar organizzato da Saip racconta questo: il Terzo Settore è chiamato la rigenerazione dei servizi nella prospettiva post emergenziale.

L’evento ha coinvolto circa 80 partecipanti da tutt’Italia ed è stato presieduto da Sandro Middei, Responsabile Progettazione e Ricerca di Saip.

Sono intervenuti come relatori:

  • Laura Bongiovanni – Presidente dell’Associazione ISNET partner di ricerca del piano TE.S.O.R.I per l’implementazione del sistema di valutazione d’impatto sociale, uno dei driver innovativi della riforma del Terzo Settore.
  • Mauro Giardini, presidente della cooperativa Ceas e rappresentante delle cooperative beneficiarie del piano TE.S.O.R.I.
  • Gabriele Sepio – Rappresentante del MLPS nel Consiglio Nazionale del Terzo Settore, che ha esposto le misure del Decreto Rilancio a favore delle imprese sociali e come le norne saranno in grado di supportarle nella capacità di risposta alla aumentata domanda di valorizzazione dei principi di sostenibilità economica e sociale.
  • Marco Benedetti – Sindaco di Mentana.
  • Luca Pereno, Responsabile delle politiche di responsabilità sociale di Leroy Merlin che, insieme al comune di Mentana ed altre comunità locali ha siglato un accordo per l’innovazione sociale incluso nel piano TE.S.O.R.I.
  • Marco Marcocci, presidente di Confcooperative Roma che, nell’ambito di TE.S.O.R.I ha realizzato l’analisi dei fabbisogni formativi.
  • Davide Drei – Direttore Generale Fon.Coop – che ha spiegato i nuovi interventi del Fondo dedicati a supportare le imprese nel futuro post-emergenza.

Il seminario si è aperto con l’intervento di Laura Buongiovanni di IsnetMa il cambiamento che suona come un mantra, interessa le persone oppure solo gli addetti ai lavori? Motivati da questa curiosità abbiamo condotto delle interviste direttamente ai cittadini, chiedendo, nella prima decade di aprile, quali sono le previsioni di cambiamento. Il sondaggio è stato condotto in termini di sentiment su un campione rappresentativo ed il 60% degli intervistati si augura che nel post covid il futuro porti molti cambiamenti; chiedendo poi quali cambiamenti personali saranno operati nella fase post covid, la risposta è stata per il 50% mi impegnerò a migliorare me stesso. È emerso inoltre”, prosegue Buongiovanni, “che questo cambiamento dovrà costruire una società più inclusiva, più equa, rispettosa dell’ambiente e più sostenibile, dove si faccia efficace lotta alla povertà e all’emarginazione. Nei prossimi mesi riproporremo un nuovo sondaggio per verificare come questo cambiamento annunciato si è poi concretizzato”.

Sempre in tema di cambiamenti, l’intervento di Mauro Giardini di Ceas ha ripercorso le fasi vissute da tutta la comunità di Mentana sin dallo scoppio della pandemia e quali sono stati gli interventi portati avanti con il Comune. “Non abbiamo avuto il tempo di aspettare il legislatore né di comprendere ‘bene bene’ cosa ci stava succedendo. Gestiamo dal 2017 un emporio solidale di nuova generazione: non diamo solo “pacchi” ma facciamo educazione alla spesa alimentare di 44 nuclei famigliari segnalati dai servizi sociali”. Quando ad inizi marzo è esplosa l’emergenza sanitaria il Comune di Mentana ha chiesto aiuto alle cooperative del territorio ed il servizio è stato esteso a 386 nuclei familiari, per un totale di 1.000 persone. “Abbiamo dovuto riorganizzarci”, spiega Giardini “anche noi abbiamo chiesto aiuto – e la comunità ha risposto, nonostante le incredibili difficoltà che stavamo vivendo”. Avviando una riflessione su quanto accaduto, il Presidente di Ceas dice: “Mi viene in mente quello che in aula, durante il corso Fon.Coop, ci dicevano i nostri docenti: attenzione, l’impatto sociale è misurato da quello che non avevate previsto. E adesso che l’emergenza ce la siamo lasciata alle spalle ma stiamo affrontando una “nuova normalità”, posso dire che l’impatto sociale lo possiamo misurare… misurando quello che non ci aspettavamo di misurare. Avevamo progettato un servizio a sostegno alle famiglie in difficoltà ed invece siamo diventati un servizio circolare per la comunità”.

Marco Marcocci, presidente di Confcooperative Roma, è intervenuto sul ruolo che la cooperazione ha avuto nella gestione dell’emergenza. “Da diversi mesi non abbiamo fatto altro che sentire ‘uniti ce la possiamo fare’, ‘da soli non possiamo nulla’. Questi pensieri divenuti ora patrimonio comune non sono altro che l’espressione dei più profondi valori della cooperazione, quelli che abbiamo vissuto e per i quali ci siamo sempre battuti. Da questa pandemia ne usciremo cambiati e migliori se saremo in grado di mettere a disposizione di tutti il nostro patrimonio cooperativo di relazioni, di esperienze, di valori e fare un salto di mentalità”. Marcocci ha poi sottolineato che questo salto di mentalità deve andare nella direzione della contaminazione ed evidenzia l’importanza della scelta fatta da Ceas e dalle altre cooperative coinvolte nel piano di scegliere strategicamente di dialogare con tutte le imprese del territorio. “Ceas è andato in una direzione di apertura a tutta comunità e di invadere, in un certo senso, il mondo “normale-profit”, che a sua volta si è lasciato contaminare, rompendo i muri in cui a volte la cooperazione si isola. Il cambiamento nel cambiamento lo stiamo vivendo giorno per giorno e la cooperazione potrà giocare un ruolo determinante se saprà credere ai propri valori e portarli fuori con orgoglio.

Nell’intervento conclusivo, Davide Drei, Direttore di Fon.Coop nel fare una sintesi degli interventi ha riportato al centro la funzione della formazione. “Il piano TE.S.O.R.I e la comunità che ha coinvolto rappresenta in piccolo quanto è accaduto in molte altre comunità italiane: il superamento della logica prestazione/servizio con quella della relazione/accompagnamento. Questo superamento” continua Drei “è un vero cambiamento ed era già in atto: l’emergenza sanitaria lo ha solo reso più evidente. Un cambiamento, e qui è il punto, pensato e voluto dalla cooperazione e del Terzo settore e preso come modello positivo da tante altre realtà. Fon.Coop finanzia la formazione, e quindi la crescita e le istanze innovative e generative della cooperazione e del Terzo settore. Il Fondo – conclude Drei – ha avuto il merito, e posso dirlo da neo direttore che solo da maggio lo presiede, di cogliere queste istanze e di sostenere le trasformazioni innescate con la Riforma. In futuro, ed in forme diverse, continueremo a farlo”.

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