Il Direttore De Simone al Net Forum: “L’IVC è un’opportunità, ma deve emergere anche il valore che genera per la cooperazione”

Il Direttore De Simone al Net Forum: “L’IVC è un’opportunità, ma deve emergere anche il valore che genera per la cooperazione”

Il Direttore di Foncoop Gianfranco De Simone ha preso parte ieri, 17 giugno, alla IV tappa del Net Forum – International Work and Learning Forum® di S3.Studium, interamente dedicata al Sistema di Certificazione delle Competenze e al Fondo Nuove Competenze, e tenutasi presso l’INAPP – Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche.

Il suo intervento si è inserito in un confronto ampio e partecipato tra i direttori dei Fondi Interprofessionali, confermando il ruolo centrale della formazione continua nei processi di trasformazione del lavoro e nella valorizzazione delle competenze.

De Simone ha dichiarato che l’Individuazione, la Validazione e la Certificazione delle competenze (IVC) rappresenta una grande opportunità per imprese, lavoratori e per il sistema Paese nel suo complesso. Ha inoltre riconosciuto il valore strategico dell’Atlante del Lavoro e delle Qualificazioni quale strumento fondamentale del Sistema Nazionale delle Competenze. “L’Atlante – ha affermato – è utile per dare coerenza e linguaggio condiviso alla rappresentazione delle competenze, specialmente in un’ottica di rendicontazione sovranazionale e governo dei processi formativi”.

Tuttavia, ha messo in luce alcune criticità che emergono nel momento in cui si tenta di applicare rigidamente questo strumento a contesti molto eterogenei, ignorando le specificità di alcuni ambiti come quello cooperativo. “Se usato in modo statico e vincolante, l’Atlante rischia di non riconoscere un patrimonio importante di competenze informali e trasversali che caratterizzano il lavoro nella cooperazione e nell’economia sociale.” – ha spiegato – “Sono competenze reali, ma che oggi non trovano spazio in una mappatura troppo focalizzata su verticalità di tipo tecnico”.

De Simone ha lanciato un appello a non trasformare lo strumento in un vincolo, sottolineando la necessità di mantenerlo dinamico, aggiornabile e capace di accogliere la complessità del lavoro contemporaneo partendo dalle migliori esperienze già in essere e documentate.

“Imprese e lavoratori devono potersi riconoscere nelle rappresentazioni che l’IVC dà del mondo del lavoro e delle competenze. Solo così sarà percepito come un’opportunità concreta di crescita delle organizzazioni e delle persone e non come un mero adempimento formale e un ulteriore aggravio procedurale”.


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